venerdì 8 agosto 2014

07/08/2014 La moto è pronta perla fantastica avventura che avrà inizio domani.
Giorno 1.
Ore 11.00 partenza da Palestrina. Montiamo sul nostro cavallo di ferro per raggiungere Livorn,o dove passeremo la notte per poi imbarcarci il giorno dopo per Bastia.

Prima tappa a circa 60 km da Grosseto per rifocillarci in un ristorantino sulla strada.

Ettore, il cane-foca del proprietario del ristorante...  che na cosetta se la potrebbe pure magnà...
 Ripartendo dopo pranzo ci siamo poi rifermati dopo un centinaio di km per fare rifornimento, e perché no anche una birretta...tanto non ci corre dietro nessuno...

Ore17 arrivo a Livorno presso il b&b Gyusy, che chiamarlo bed and breakfast è un parolone. È praticamente un appartamento privato in un condominio con tre camere minuscole, un bagno in comune e una cucina. 
All'arrivo abbiamo chiamato il proprietario che è venuto a consegnarci le chiavi.
Piccola sorpresa il bagno in comune, il proprietario si giustifica dicendo che del bagno in comune ne eravamo stati messi al corrente al momento della prenotazione, cosa assolutamente non vera, non che ci dia fastidio, ma intascarsi 65 € abusivamente senza chiedere nemmeno i documenti ci è sembrato un pò eccessivo. Comunque, approfittando della passeggiata della famigliola che alloggia in una delle altre due stanze, alla fine ci siamo riusciti a fare una doccia e a riposare un pò. 
Questa sera cenetta al volo e poi ninne che domani ci si imbarca presto. 

A cena su consiglio di Arnaldo, stiamo da Armandino... Che spettacolo...
Un ristorantino un pò fuori mano, verso il porro, difficile da notare...ma ne vale sicuramente la pena...

 Per iniziare ci hanno offerto una selezione di crostini di pesce...
 Poi abbiamo preso due carbonare di pesce...un'opera d'arte...
 Un baccalà alla livornese...squisito...
 Una frittura di paranza,  ottima e freschissima. ..
Per concludere con due sorbetti al limone.

Il tutto, acqua e vino compreso a 40€ in due...peccato che per la sera del ritorno sono chiusi altrimenti avremmo già prenotato un tavolo.
Ora però andiamo veramente a ninne che domani ci si alza alle 06.00. 

Giorno 2
Il vero viaggio
09/08/2014 ore 06.00 SVEGLIA! Ha inizio il viahgio. Ci prepariamo rimontiamo i bagagli sulla moto e partiamo. Grazie alla moto non facciamo neanche un minuto di fila, e in 10 min siamo già sulla nave a fare colazione...
partenza ore 08.00...Corsica arriviamo!...
Arrivo a Bastia alle 13.00 circa, e subito siamo partiti per il nostro giro, rigorosamente antiorario, sconsigliato in alcuni forum per via delle strade a strapiombo sul mare...antiorario tutta la vita...vista stupenda e panorami mozzafiato.

Dirigendoci verso St. Florent ci fermiamo per un piccolo ristoro in un chiosco su una spiaggia da film. Per le foto bisogna aspettare di trovare un segnale migliore...

Lungo la strada per St. Florent non c'è praticamente nulla, solo strapiombi, mare e roccia, il paesaggio è brullo ma stupendo, cambia continuamente.

  È consigliabile fare il pieno prima di partire, i benzinai sono una rarità, anche nei piccoli centri abitati che si incontrano di tanto in tanto. 
Arrivati a St. Florent giro veloce tra gli hotel,ma come previsto era tutto pieno. Quindi siamo tornati al progetto originale...campeggio. Abbiamo trovato posto al camping D'Ozlo...ultima piazzola disponibile. Il campeggio è gestito da italiani ed è ben tenuto e pulito, sopratutto i bagni. Decidiamo di fermarci qui un paio di notti.
 Domani affronteremo la prova del Désert des Agriates, contro il parere sfavorevole di molti che ci hanno detto che la nostra moto non è adatta e non riuscirà mai ad attraversarlo...lo vedremo, la spiaggia di Saleccia alla fine del deserto sarà nostra. 
Buona notte, a domani.

Giorno 3
Désert des Agriates
10/08/2014.  Di buon ora ci svegliamo, grazie al pianto di un bimbo che dalle 07.30 circa non da cenni di cedimento. Quindi ci alziamo, ci prepariamo, colazione veloce al bar del campeggio e partiamo, circondati da persone che ci fanno l'imbocca al lupo...ma che sarà mai sto deserto?!


Beh effettivamente dopo aver imboccato il sentiero che indica l'inizio appunto del deserto, abbiamo capito il perché di tanto scetticismo. Ma non ci  diamo per vinti e decidiamo lo stesso di affrontare i 12km di sabbia, sassi, dossi, crepe e rocce, per raggiungere, dopo circa un ora, la tanto attesa spiaggia, che assolutamente merita la fatica...i caraibi. 


P.S.: eravamo sicuri che la nostra grande Harley non ci avrebbe abbandonato. 
Tornati in campeggio abbiamo festeggiato la riuscita dell'impresa con una giacciatissima "Pietra" (birra locale).

Giorno 4
Discesa verso Porto

Sveglia alle 07.00, subito iniziamo i preparativi per la ripresa del viaggio. Tra una cosa e l'altra ripartiamo alle 10.30.
Lungo la strada, come al solito, il nulla seguito da paesaggi e scorci che lasciano a bocca aperta. 

Poco prima di raggiungere Calvi, una località a circa metà strada, notiamo una spiaggia che meritava una deviazione, e così è stato. Un bel bagno rinfrescante, un panino, ci asciughiamo e ripartiamo.


Dopo Calvi la strada è abbastanza tortuosa, molto stretta, sempre a strapiomho e piena di buche...rattoppate, ma in compenso ci ha regalato i scenari più belli visti finora. 
Arriviamo a Porto verso le 16.30 circa, troviamo subito un campeggio, montiamo al volo la tenda e ci buttiamo in spiaggia, anche quest'ultima molto bella.




La sera facciamo un giro per Porto, ma non c'è molto. Troviamo un ristorantino, e ci fermiamo a mangiare.

Unica pecca finora è che su tutta l'isola i menu sono scritti solo in francese.

Giorno 5
Foresta d'Aitone
Questa giornata è dedicata alla natura. Appena pronti partiamo proseguendo la discesa lungo la costa, fino a Cargese,



per poi dirigerci  all'interno, salendo sulle montagne, verso Evisa, dove si trova uno dei luoghi più suggestivi dell'isola, la Foresta d'Aitone, una tappa, questa, che non dovrebbe mai mancare nell'itinerario di chiunque decida di visitare la Corsica.
Alberi altissimi,


Corsi d'acqua, 

e piscine naturali

dove potersi rinfrescare facendo un bagno, per poi rilassarsi al sole tra le rocce.
Verso le 16.30 siamo poi tornati verso il campeggio...birretta, relax ed ora ceniamo nel primo ristorante in cui abbiamo trovato il menu in italiano...e finalmente un bel soutè di cozze seguito da pasta al polpo flambè e pasta marinara con cozze polpo e frutti di mare....gam.


Ora a ninne che domani si riparte...

Giorno 6
Porto-Ajaccio-Propriano
Con tempi di preparazione sempre migliori (l'esperienza insegna), 
 riprendiamo la discesa della costa verso Bonifacio. Rifacciamo parte della strada fatta ieri per andare alla foresta, ripercorrendo quei canyon spettacolari che lasciano senza fiato.



 
Sempre lungo la strada verso Ajaccio, la costa ci regala un altro angolo di paradiso...


Ad Ajaccio troviamo uno scenario completamente diverso, troviamo una città. Centri commerciali, palazzoni e traffico congestionato. Quindi con molta difficoltà decidiamo di fuggire da questo luogo infernale.
In uscita dal porto di Ajaccio osservando i cartelli stradali, e notando di avere un certo anticipo sulla tabella di marcia, decidiamo solo di pranzare a Propriano per poi continuare fino a Bonifacio, altri 60km, ed alloggiare li.
Ma per la strada il dramma...
Il viaggio proseguiva alla grande, finalmente si guidava su una superstrada, magari con paesaggi meno affascinanti ma sicuramente meno faticosa, quando Ale nota un cartello che dice "Porto Pollo".
Avevamo già visto il nome di questo paese su un itinerario proposto da un sito, di cui non faccio il nome per rispetto, quindi perché non visitarlo?
E la risposta giusta sarebbe stata "perchè mancano solo circa 10km per Propriano", e invece no, decidiamo di imboccare quella strada, e da quel momento in poi tutto quello che avevamo finora visto della Corsica si tramuta in...niente...mare sparito, canyon spariti, paesaggi da favola spariti, solo noi e una strada di m....a stretta e piena di buche che non finiva mai in mezzo alla campagna.
Dopo diversi chilometri finalmente una traversa che riporta un cartello per Propriano, quindi abbandoniamo quella stradaccia per tornare verso la superstrada.
Giunti a Propriano con quasi due ore si ritardo, mangiamo ed ora ci stiamo rilassando un po in un chiosco sulla spiaggia, per poi ripartire alla ricerca di un campeggio a Bonifacio. 
Lungo la strada per Bonifacio, come al solito, non sono mancati i panorami che ormai sono una costante di questo viaggio.



Arrivati a Bonifacio siamo andati ad un campeggio che ci era stato consigliato da due ragazzi conosciuti a St Florent, ma avevano terminato le piazzole con la corrente elettrica, quindi abbiamo ripiegato su di uno visto sulla guida che si trova proprio al centro, ma c'è un pò meno intimità. 

La sera uscendo abbiamo fatto una passeggiata lungo il porto, ammirando lo sfarzo esagerato degli yacht ormeggiati qui. E alla fine ci siamo fermati in un ristorante, La Cantina, dove abbiamo mangiato dell'ottimo agnello, che pare sia un piatto tipico corso.


Ah dimenticavo, tra i dessert qui c'è una selezione di formaggi, ottimi, ma come dessert...mah. Vabbè come se dice...la bocca non è stracca se non sa de vacca. 

Giorno 7
Bocche di Bonifacio
Questa mattina, con molta calma e rilassatezza, decidiamo di visitare le famose Bocche di Bonifacio. 
Arrivati sul sito, parcheggiamo la moto, perché oltre non si può andare, e proseguiamo a piedi per il sentiero, accompagnati da un vento che pian piano diventa una bora che ti taglia la faccia, quindi niente bagnetto, abbiamo avuto anche qualche difficoltà a fare le foto, tanto per rendere l'idea. (per pubblicare le foto bisogna aspettare questo pomeriggio, quando torneremo in tenda ed il segnale Wifi è migliore) 






Ci scusiamo per la risoluzione di alcune foto, ma sono scatti fatti allo schermo della "Reflex" di Ale. E non chiamatela fotocamera sennò si offende...
Ora siamo ritornati al bar del camping a "rilassarci", prima di andare alla ricerca di una spiaggia un pò meno ventilata. 
Purtroppo la ricerca però è stata vana, il vento la faceva da padrone su tutto il sud dell'isola.




Giornata ideale per gli sport da vela ma non per noi, quindi torniamo in campeggio, dove, per occupare il tempo, abbiamo fatto amicizia praticamente con tutti i campeggianti del nostro settore che, a parte un paio di francesi che hanno tracannato Wishy tutta la sera, sono quasi tutti italiani, ed un paio di loro sono poi venuti a cena con noi.



Poi un giro veloce alla cittadella alta...




per poi tornare giù per un secondo round di cozze...
...erano troppo buone. Mi ci è voluta tutta la notte per digerire 2kg di cozze, ma ne è valsa la pena...

Giorno 8
Porto Vecchio
Finalmente siamo di nuovo online.
Allora, dove eravamo rimasti...la mattina seguente siamo ripartiti per Porto Vecchio. Ci siamo diretti subito al camping "La Chiappa", un campeggio naturista, consigliatoci per la sua bellezza e posizione sul mare. Peccato che non ci hanno fatto entrare perché noi non siamo naturisti.  Quindi abbiamo ripiegato sul "U Strabiacciu", un signor campeggio, con minigolf, bowling e jacuzzi.
Appena arrivati, montiamo e andiamo a mangiare un polletto arrosto con le patate, appena fuori dal campeggio, da dei tipi troppo hippy...

Dove abbiamo conosciuto un ragazzo che ci ha consigliato una spiaggia chiamata Tahiti, bellissima ma difficile da trovare, infatti bisognava incamminarsi per un sentiero impervio per circa 25 min.



Ma alla fine del lungo tragitto quello che abbiamo trovato ha ripagato largamente le nostre fatiche.



Dopo un bel bagno e un pò di relax, sulla via del ritorno ci rendiamo conto che ci mancava una cosa fondamentale...l'acqua. 
Arrivati in campeggio, doccia al volo e andiamo su in paese per cenare.  
Porto Vecchio centro per i ristoranti hai l'imbarazzo della scelta, ce n'è uno ogni due metri, accompagnato da file infinite. Fortunatamente siamo riusciti a sederci in una decina di minuti. 



Giorno 9
Ozio e...ozio
Ci svegliamo trovando un vento tremendo e qualche nuvola. Andiamo a fare colazione al bar del campeggio, dove il giorno prima ci avevano chiesto di prenotare per la colazione, o due baguette o due croissant, noi optiamo per le baguet, visto che il giorno prima all'altro campeggio la colazione con baguette e marmellata ci era piaciuta. Peccato che all'arrivo al bar ci presentano due sfilatini imteri senza nulla in una busta, chiedendochiedendo se volevamo il cappuccino...immaginate la scena.
Da qui inizia la giornata a casaccio. Il troppo vento ci impediva di andare al mare, ed ormai con queste baguette bisognava farci qualcosa. Ci rechiamo quindi al supermercato dove imbattiamo in una esposizione e degustazione di prodotti tipici locali. Morale della favola trorniamo con 700g di un insaccato che qui chiamano coppa, un mix tra lonza e prosciutto, davvero buona, e una piccola forma di formaggio di pecora morbido, e tagliere e sciabola per preparare il tutto. Ah dimenticavamo, anche una cassa di Pietra.






Gran bel panino...
Nel primo pomeriggio il tempo era migliorato, quindi decidiamo di andare in spiaggia, alla Santa Giulia.

Siccome dopo un pò il vento ha ripreso a soffiare, torniamo in campeggio e ci facciamo un giretto nella jacuzzi 



Fatta la doccia optiamo per una cena alternativa, paella e polpette prese al supermercato dove la cucinavano al momento

 tutto davvero gustoso.

Giorno 10
Sole e spiagge
Dovevamo ripartire ma poi, dato che non tirava un filo di vento, abbiamo deciso di fare il giro delle spiagge.
La prima è stata la Rondinara, molto carina. Poi, dopo pranzo, ci siamo diretti a San Cipranu, carina ma troppo affollata, quindi andiamo ad una spiaggetta poco frequentata, ad un paio di km dal campeggio.


Le foto migliori purtroppo sono state fatte con la Reflex di Ale, magari le pubblicheremo una volta a casa. 
Sulla via del ritorno, ci fermiamo di nuovo a mangiare il pollo al solito posto. 

Giorno 11
Tra laghi, piscine naturali e foreste
 Da Porto Vecchio, seguendo il consiglio di Marco, nostro vicino di tenda, deviamo verso Bavella, e finalmente dopo giorni di caldo afoso, vento e caos, ci ritroviamo immersi nella natura. 


Decidiamo di campeggiare al Ponte Grosso, un campeggio sulla riva del fiume. Montiamo la tenda,

pranziamo col piatto del giorno, dell'ottimo cinghiale,
e andiamo al Parco Avventura, che avevamo visto per la strada...un'esperienza pazzesca durata due ore e mezza.











Un bagnetto nel fiume,


ed ora cena e ninne che siamo a pezzi e domani si riparte...

Giorno 12
Stagno d'Urbino e Corte
Partenza alle 9.30 dal campeggio, direzione stagno d'Urbino, dove vengono allevate ostriche e cozze.  Arriviamo verso le 11.00, quindi aperitivo e poi pranzo sull'unico ristorante galleggiante...ostriche, frittura e cozze...









 Come sopra...la bocca non è stracca se non sa...
Dopo il lauto pranzo ci rimettiamo in marcia per Corte.
Anche qui, dopo aver girato per un paio di campeggi, approdiamo al Camping Restonica, anche questo sul fiume, il fiume Restonica appunto...vabbè la cosa del fiume c'era piaciuta...


Ed ora, dopo aver montato, ci accingiamo ad esplorare il paese e le sue delizie...
Dopo un brevissimo giro dei vari locali, ci fermiamo in un ristorante, di cui non ricordiamo il nome, in cima alla scalinata che parte dalla piazza del paese. Questa sera si mangia corso, quindi ordiniamo un piatto di salumi e formaggi tipici, e due menu tradizionali, con cinghiale, verdure, cannelloni e lasagne, e per dolce, oltre ad un'ottima fetta di torta di castagne, anche il consueto pezzo di formaggio...




Giorno 13
Alla ricerca delle piscine naturali
Oggi decidiamo di fare un giro seguendo il corso del "Restonica", e magari fare un tuffo in una delle piscine che speriamo di incontrare lungo la strada. Ma prima alcune immagini di quello che vediamo dalla tenda al risveglio.


Montiamo in moto a cominciamo a risalire il fiume. Dall'alto notiamo un sentiero che conduce ad una piccola cascata, allora torniamo indietro per trovare l'inizio del sentiero. Una volta imboccato ci conduce a questo...





Ci siamo rilassati in questo splendido posto fino alle 14.30 circa, dopodiché siamo tornati in campeggio, ed anche qui abbiamo trascorso un pò di tempo sulle rive del fiume.


Poi è arrivata l'ora della merendina e quindi siamo andati al Casìno, una catena di supermercati fichissima, dove dentro c'è il mondo, sia sugli scaffali che nelle corsie. A quello di Porto Vecchio c'era dentro tutta la Corsica, non ho mai visto tanta gente avvicendarsi per un pezzo di salame...
Comunque, tornando a noi, li abbiano preso del salamino di fegato affumicato e due baguette, poi siamo tornati in tenda a mangiarle col fiume che ci faceva da sottofondo...


E dopo un breve riposino, dalla a passeggiatina per i viottoli di Corte.







Si è fatta ora di cena, e ci siamo seduti al ristorante "Le Bonaparte". Trippa ed entrecote alla Roquefort...



Giorno 14
Ritorno a Bastia
La mattina smontiamo la tenda e rifacciamo i bagagli a tempo di record, alle 09.00 eravamo già in viaggio. Arrivati a Bastia, come al solito, ci mettiamo alla ricerca di un campeggio. Ne troviamo uno piccolino in riva al mare. Giusto il tempo di rimontare il tutto, e siamo già in giro alla ricerca di una spiaggetta dove fare un tuffo. Ne troviamo una poco più su di Bastia, e ci andiamo a rinfrescare un pò. Dopo un paio d'ore passate in spiaggia, facciamo un giro in moto per poi andarci a rilassare in tenda aspettando l'ora di cena.
Cena che è stata fatta lungo il porto, a base di cozze... come d solito...


Giorno 15
Ultimo giorno in Corsica
Per l'ultimo giorno decidiamo di andare in una spiaggia che aravano visto dalla strada il primo giorno, la spiaggia di Nonza. Quindi ci dirigiamo verso la costa Est, tagliando il "dito", tornando dunque verso St. Florent.




 tornati in campeggio abbiamo conosciuto due ragazzi piemontesi, anche loro in Corsica in moto, con cui abbiamo diviso un paio di birre, raccontando delle nostre esperienze sull'isola.
La cena dell'ultima sera l'abbiamo fatta sempre a base di pesce, in un ristorante lungo il "Veux Port"


Giorno 16
Il rientro
Ci svegliamo verso le otto, dopo una nottata infernale, a circa 50 m dal campeggio c'era una discoteca all'aperto, quindi apparte la musica alta, per tutta la notte sulla strada c'è stata confusione, inoltre la ferrovia passava proprio di fianco d campeggio... insomma, stanotte tutto bene a noi...
Facciamo i bagagli per l'ultima volta, e andiamo a fare colazione. Ci avviamo verso il porto e ci mettiamo im fila, chiaramente siamo i primi, stavolta non ci faremo scappare le sdraio sul ponte. Siccome per imbarcare le moto ci vuole un pò, All parte all'attacco a piedi d grido di "Quella sdraio sarà mia!". Infatti quando salgo lo trovo apparecchiata con due sdraio sul ponte alto bordo ringhiera, non poteva trovare posto migliore.



Arrivo a Livorno alle 19.00,
ci dirigiamo verso il B&B "Il Giardino di Chris" ad attenderci il signor Luigi, subito ci mette a nostro agio, e subito si capisce che è una gran bella persona. Inoltre il posto è davvero carino.



Tra una chiacchiera ed una birra col signor Luigi, si sono fatta la 20.00, quindi doccia al volo e via ad un ristorante che ci ha indicato Luigi. In questo locale si è mangiato divinamente pesce, e soprattutto a dei pezzi davvero onesti, considerando che un primo di pesce costa 6€.

Al rientro troviamo il signor Luigi con degli amici. che ci invitano ad unirci a loro. 
Parlando con Luigi, ci racconta delle sue origini sarde, ed incomincia a farci assaggiare i prodotti tipici della sua terra, tra cui il formaggio coi vermi, il caglio e filuferru, facendo seguire ad ogni prodotto una storia.
Questo è stato uno dei viaggi più belli ed interessanti che abbiamo mai fatto, in cui abbiamo visitato posti magnifici, e conosciuto tante persone con le quali abbiamo condiviso parte del camino, e non poteva finire meglio, se non con la conoscenza del signor Luigi mille storie...